I monti sabini

I Monti Sabini, nei quali è situato il territorio del Comune di Monte San Giovanni, costituiscono i contrafforti occidentali del Montepiano Reatino e separano la conca intramontana di Rieti dalla media valle del Tevere.
Il Monte Tancia (1282 m.) è la vetta più elevata dei Monti Sabini, un piccolo massiccio di circa 30 km di lunghezza, che comincia ad occidente della Cascata delle Marmore e divide il gruppo dei Monti Reatini ad Est, dominati dal Monte Terminillo (2216 m.), dai dolci declivi collinari della Bassa Sabina ad Ovest. Sono delimitati a Nord dalle gole del fiume Nera, mentre a Sud diminuiscono di altezza prendendo la denominazione di Monti Lucretili prima e di Cornicolani poi.
Si tratta di rilievi giovani, dalla composizione marnoso-calcarea, che grazie all’azione degli agenti atmosferici e della fitta vegetazione boscosa offrono ai visitatori un paesaggio meno aspro di quello dei Monti Reatini, e ha offerto nei secoli un ambiente più adatto all’uomo.
A partire dalla dominazione longobarda, e poi nel IX secolo, quando l’abbazia di Farfa entrò in possesso di quasi tutta l’area, questi rilievi hanno subito forti disboscamenti per fare posto alle colture e all’allevamento.
Questa nicchia di Appennino non è stata stravolta dall’antropizzazione e rimane un luogo affascinante dalla natura a tratti selvaggia, tutta da scoprire lungo i sentieri segnalati che aumentano di anno in anno, o percorrendo quelli tracciati dagli animali al pascolo libero o da quelli selvatici, seguendo le orme del cinghiale o delle capre, e ancora lungo i torrenti che attraversano la rigogliosa vegetazione. Le aspre pareti calcaree a strapiombo sui profondi canyon offrono ai più esperti rocciatori una incantevole palestra naturale.